火 (Fuoco) - Significato e origine | Kanji Giapponese

Come molti kanji che si riferiscono ad elementi naturali, anche 火(ひ) riprende la forma e l’immagine dell’elemento cui si riferisce: la fiamma del fuoco.

L'elemento Fuoco nelle parole

L’elemento fuoco è nel giorno della settimana martedì: 火(か)曜(よう)日(ひ).

Il pianeta Marte è 火(か)星(せい)

In tutti i kanji che hanno a che fare con il fuoco, con la sua azione o con elementi che riconducono ad esso, troviamo 火(ひ). Alcuni esempi sono:

• 噴(ふん)火(か) è l’eruzione vulcanica

• 消(しょう)火(か) è l’estinzione dell'incendio

• Il vulcano è 火(か)山(ざん) che associa il kanji di fuoco a quello di montagna

• I fuochi d'artificio sono 花(はな)火(び) che associano il fuoco ai fiori, per il loro effetto artistico

• L'incendio è 火(か)事(じ) unisce il concetto di fuoco a 事(こと) che vuol dire fatto, cosa, evento

Fuoco come infiammazione, irritazione

Troviamo il kanji di 炎 fiamma nella parola 炎(えん)症(しょう) che significa infiammazione e irritazione di una parte del corpo.

• 耳(じ)炎(えん) l'otite, 耳(みみ) l'orecchio

• 皮(ひ)膚(ふ)炎(えん) la dermatite; 皮(ひ)膚(ふ) la pelle

• 胃(い)炎(えん) la gastrite, 胃(い) lo stomaco

• 肝(かん)炎(えん) l'epatite, 肝(きも) il fegato

火(ひ) nella cucina Giapponese

Nella cultura culinaria giapponese troviamo vari piatti i cui ideogrammi presentano 火(ひ).

焼(やき)肉(にく) yakiniku, la carne cotta alla piastra, dove:

• 焼 si riferisce alla cottura alla piastra o ai ferri

• 肉 indica la carne

Come radicale all’interno di altri kanji troviamo 火(ひ) nella sua forma originale, ma abbiamo anche la variante 灬 come per i kanji:

• 熱(ねつ): calore, temperatura

• 照(て)る: illuminare

• 烈(はげ)しい: furioso, ardente

Ritornando al tema cucina e ai metodi di cottura degli alimenti 蒸(む)す è il verbo per la cottura stufata e 煮(に)る per la bollitura.

Sicuramente conoscerete il riso cantonese, presente anche nella cucina giapponese con il nome di 焼(や)き飯(めし) yakimeshi, riso saltato anche chiamato con il termine che richiama la parola cinese 炒饭 chǎo fàn e che in giapponese diventa チャーハン chāhan

Il Fuoco nella festa dell'O-bon

L'O-bon お盆(ぼん) è una delle feste più antiche in Giappone, legata alla memoria e al culto degli antenati e si svolge dal 13 al 16 agosto.

Come avviene anche nelle altre culture elementi come acqua 水(みず) e fuoco 火(ひ) sono omnipresenti e vengono rappresentati ed espressi in vari modi, a seconda della sensibilità, della storia e della tradizione del posto.

• 迎(むか)え火(び) il fuoco che accoglie, sono i fuochi che danno il benvenuto alle anime e le aiutano a ritrovare la via di casa

• 送(おく)り火(び) il fuoco che accompagna, sono invece i fuochi che si accendono a conclusione della festa e riaccompagnano le anime nella loro dimora nell'aldilà

• 灯(とう)籠(ろう) tōrō, altra parola che contiene come radicale l'elemento fuoco 火(ひ) e indica le lanterne. Durante la cerimonia conclusiva dell'O-bon, le lanterne vengono accese e poste in un corso d'acqua che le porta lontano. E' una cerimonia molto emozionante e si chiama 灯(とう)籠(ろう)流(なが)し dove 流 rappresenta il verbo fluire, scorrere

Conoscete il 炬(こ)燵(たつ) kotatsu giapponese?

Il kotatsu si trova in molte case giapponesi ed è un tavolino riscaldato. La struttura è quella di un tavolino basso, su cui viene posato il futon, un piumino o una coperta molto spessa; sotto il kotatsu c'è una stufetta, una fonte che diffonde il calore trattenuto dal futon.

La parola kotatsu è composta da due kanji che contengono come radicale il fuoco:

• 炬(こ) la torcia, la fiaccola

• 燵(たつ) lo scaldapiedi