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Impara il Giapponese - Il Santuario Ise

Author Anna Baffa Volpe for article 'Impara il Giapponese - Il Santuario Ise'

Anna Baffa Volpe

18 min di lettura

In questo video (でん)(どう)()のハヤタクさん, il missionario Hayataku san, del canale 大和(やまと)のコトダマ ci accompagna in visita al Gran Santuario di Ise, Ise Jingu nella prefettura di Mie.

Ise è un complesso di 125 (じん)(しゃ), santuari shinto e consacrato alla Dea (あま)(てらす)大神(おおみかみ) Amaterasu Omikami, la Dea del Sole.

I temi sviluppati nel canale sono il (こと)(だま) kotodama, ()(こころ) il cuore, lo spirito del Giappone e tutto quello che riguarda (じん)(じゃ) i santuari shintoisti e i (ぶっ)(かく) templi buddisti.

Ise Jingū
Santuario di Ise, 伊勢神宮

Ise Jingū viene definito (さい)(こう)(ほう)(じん)(しゃ), il Grande Santuario

  • (さい)(こう)の aggettivo che significa il più alto, il massimo

  • (さい)(こう)(みね)の indica la vetta più alta della montagna e vuol dire quindi il sommo, il supremo, l'eccellenza

Lo Shintoismo

Shinto
Shinto, la Via dei Kami

Il termine che indica lo Shintoismo è (しん)(とう)

  • (かみ) indica i kami, la o le divinità, gli dei, Dio, gli spiriti

  • (みち) la via in senso materiale come strada e anche come percorso di vita; deriva dal termine cinese Tao.

Lo Shinto come via degli dei o il culto degli esseri spirituali. Viene definita oggi come religione cosmica, cioè vede tutto il Cosmo e tutto il Creato come manifestazione del divino.

ideogramofkami
神: il kanji di kami, divinità, Dio

Il radicale è che compare anche nella forma e indica il mostrarsi, il manifestarsi, l'astro, la stella.

Nella parte destra del kanji troviamo 田 che indica il campo, la risaia fonte di sostentamento attraverso i prodotti della terra; la linea verticale che attraversa il campo viene interpretata da molti ricercatori come la potenza che arriva dal Cielo e nutre il campo affinchè sia prospero e produca il cibo per gli esseri che vivono sul pianeta.

Addentriamoci ora nel santuario di Ise con Hayataku-san che proprio durante una visita, si è accorto di alcuni atteggiamenti inappropriati e discutibili delle persone presenti nell'area sacra del santuario.

そこにお(まい)りしている(ひと)(たち)()て、ちょっと()になったことがいくつかあったんです。

E lì guardando le persone in visita al santuario, ho notato alcune cose che mi hanno colpito.

E osservando le persone afferma:

それでいいの?(しん)(よう)(しつ)(れい)なんじゃない?

Davvero va bene così? Non è irrispettoso verso le divinità?

(しん)(たく) è un termine che si sente nel video e rappresenta l'oracolo, il messaggio divino. Molte persone si recano al tempio per pregare e interrogano la divinità per avere risposta a un quesito importante che sta loro a cuore o per una necessità.

(しん)(たく)(いただ)く。

Ricevere un messaggio, una risposta dalla divinità.

Le visite e i pellegrinaggi a templi e santuari chiamati (さん)(ぱい) avvengono spesso durante feste e ricorrenze o in altri momenti particolari. Nel video vengono citate due occasioni ad esempio:

  • (はつ)(もうで) è la prima visita a inizio anno al tempio

  • (じゅ)(けん)()かって in previsione degli esami scolastici; molte persone fanno visita al santuario per buon auspicio all'inizio di un percorso scolastico o per il superamento di esami di ammissione alle varie scuole.

()()(じん)(ぐう)でやってはいけないこと

Cosa non si deve fare nel Santuario Ise

In questa frase è stata utilizzata una delle forme che esprimono il divieto, la forma in て del verbo +はいけない

I consigli, le prescrizioni e i divieti di cui parla Hayataku san riguardano :

  • ()(くう) le aree esterne o Santuario esterno

  • (ない)(くう) le parti interne o Santuario interno

I consigli sono validi per il Santuario Ise in quanto si citano zone dell'area sacra ben precise, ma valgono in linea generale anche per gli altri templi e santuari.

1. Le offerte

まず(ひと)つは()(ぜに)()れるな。

Per prima cosa, non gettare monete.

Prima di entrare in un tempio o in un santuario, bisogna lavarsi la bocca e le mani con un mestolo, in una fontana che si trova all'entrata e si chiama ()(みず)().

temizuya
手水舎, fontana all'entrata di un tempio

()(くち)(きよ)める。

Lavare, purificare le mani e la bocca

Entrando al santuario Ise, superato il Torii, il tipico portale all'entrata del luogo sacro nello Shintoismo, si trova sulla destra 五十鈴(いすず)(がわ) il fiume Isuzugawa, in cui è possibile immergendosi purificare il corpo attraverso l'acqua.

(みそぎ)()(しき) è un'antica pratica di abluzione dello Shintoismo che i fedeli effettuano lavando completamente il proprio corpo al fine di purificarsi dalle negatività e dalle varie contaminazioni

Hayataku san si è accorto che molte persone lanciano le monete nel fiume pensando che si possa, debba fare per realizzare i propri desideri, un po' come avviene nella fontana di Trevi a Roma. E replica:

ここはあくまでも()(きよ)めるための()(しょ)です。

Questo è un posto per la sola abluzione e purificazione del corpo.

Le offerte invece devono essere lasciate nell'apposita cassetta dell'offertorio che si chiama お(さい)(せん)(ばこ) e si trova nel posto in cui viene venerata la divinità protettrice del fiume Isuzugawa.

cassettaoffertorio
お賽銭箱, esempio di cassetta per le offerte

2. Mitobari, il tessuto bianco

(しろ)(ぬの)御幌(みとばり)といいます。

Il panno bianco viene chiamato Mitobari.

Anche questa seconda indicazione è collegata alle offerte(さい)(せん). La sala principale del santuario, lo Shōgū (しょう)(ぐう) è circondata da una recinzione ed è accuratamente protetta, ma quando il cancello viene aperto, viene appeso un tessuto, un panno bianco in modo che la parte anteriore dell'edificio non possa essere vista direttamente. Molte persone vedendo del denaro posto sul tessuto pensano sia il posto preposto alle offerte e vi lasciano a loro volta del denaro.

正宮, all'entrata de complesso di Isemitobari
正宮 all'entrata del complesso di Ise

(しょう)(ぐう)()(へい)(きん)(だん)です。

Nello Shōgū è vietato introdurre denaro.

Nello (しょう)(ぐう) non si possono lasciare offerte in denaro, abiti o altre cose, perchè si tratta di un luogo sacro e solenne dove si si rende omaggio:

  • all' Imperatore (てん)(のう)(へい)()

  • (しん)(しょく) alla comunità dei sacerdoti del santuario

  • (かみ)(さま) alle divinità

  • 日本(にほん)(こく)(みん) al popolo giapponese che è particolarmente legato a questo santuario e vi si reca almeno una volta nellla vita

Un aspetto ricorrente nel culto Shinto è quello della purezza e pulizia in senso fisico e spirituale. Le cose provenienti dal mondo, il denaro o qualunque altra cosa materiale è per alcuni versi oggetto di contaminazione e va trattato in maniera adeguata, riposto nei luoghi preposti come avviene per l'offertorio.

Molti luoghi sacri sono spesso interdetti al pubblico. Lo Shōgū è il palazzo principale del complesso, in cui viene custodito il Sacro Specchio, 八咫(やたの)(かがみ), simbolo di Amaterasu Omikami.

yatanokagami
八咫鏡, copia dello Specchio Sacro

Lo Shōgū è il posto del complesso in cui si fa ()()(とう), è luogo di preghiera, raccoglimento e contemplazione.

pregare
Preghiera al santuario shintoista
  • (さん)(ぱい)する è un altro verbo che troviamo in contesti religiosi e spirituali e significa adorare, pregare e anche fare un pellegrinaggio in un luogo sacro.

3 Non imporre le mani

()をかざすな。

Non imporre le mani!

  • ()をかざす per spiegare questa espressione, pensate ad un pranoterapeuta che passa le proprie mani sulla persona per riportare l'equilibrio nell'organismo. Nel nostro caso l'imposizione delle mani è verso oggetti o elementi particolari nel luogo sacro da parte del fedele, con l'intento di ricevere energia, potere e beneficio.

Sempre nel ()(くう), il Santuario esterno, troviamo un posto chiamato 川原(かわら)(はらい)(しょ) Kawara haraisho, conosciuto comunemente come ()(いし), le 3 pietre ; questa piccola area è delimitata da una corda sacra. In questo punto avviene una cerimonia molto importante (せん)(ぐう) che prevede il trasferimento dei simboli che rappresentano gli dei, dal vecchio al nuovo tempio e questo avviene ogni 20 anni, al rinnovo delle strutture secondo una tradizione millenaria.

mitsuishi
伊勢神宮、三つ石 o Kawara haraisho nel Santuario Ise

E proseguendo abbiamo una costruzione simile in un'altra parte del santuario: 四至(みやのめぐりの)(かみ) che si legge Miyanomeguri no Kami, presenta sempre delle pietre al centro, è delimitata da una corda e rappresenta la divinità protettrice di tutta l'area sacra di Ise.

iyanomgurinokami
Miyanomeguri no kami

Anche in queste aree sacre, molte persone lasciano soldi come offerta oppure impongono le mani verso la costruzione con l'intento di ricevere una qualche forma di potere o energia.

(かみ)(さま)(あいて)して、(しつ)(れい)(たい)()をとっているって()うのと(おな)じです。

Questo comportamento è irrispettoso verso la divinità.

Hayataku san sostiene che imporre le mani, volgere le mani verso queste costruzioni equivale a farlo verso la divinità.

Visitando il sito ufficiale di Ise Jingu ho trovato la sezione delle domande più frequenti e una di queste è:

(じん)(ぐう)(ない)にパワースポットはありますか?

Ci sono power spot all'interno di Ise Jingu?

La risposta è negativa e nello scritto tratto da sito che vi allego, si invita i visitatori ad evitare di compiere il gesto dell'imposizione delle mani, essendo Ise un posto di culto e preghiera, un'area sacra con una storia millenaria.

4 Non toccare

べたべた(さわ)るな!

Non toccare!

In particolare:

()(さわ)るな!

Non toccare gli alberi!

()(しん)(ぼく) sono gli alberi sacri

  • () prefisso onorifico che precede il sostantivo

  • (かみ) la divnità

  • (木|き) l' albero

Ci riallacciamo a quanto detto prima: qualcuno ha sentito e diffuso l'idea che gli alberi sono considerati power spot e toccandoli si ottengono dei benefici. Così il perpetuarsi di queste azioni da parte dei visitatori ha scalfito e deteriorato la corteccia degli alberi.

IseJingu
Alberi avvolti dal bambù a Ise Jingu

Questo succede ovunque nell'area sacra, come nella (さん)(どう), termine che indica la strada che conduce ai santuari o ai templi e che è spesso costeggiata da alberi. Nel complesso di Ise, i tronchi degli alberi sono stati avvolti fino ad una certa altezza con stuoie in bambù (たけ) proprio per essere preservati.

(ほん)(らい)(じん)(じゃ)()(しん)(ぼく)っていうのは(さわ)っていいものではない。

Origiariamente, era vietato toccare gli alberi sacri.

  • Letteralmente: In origine, cose come alberi sacri, non erano oggetti che si potessero toccare.

(おお)(むかし)となると()(しん)(ぼく)(さわ)ると(たた)りがあるって()われてたぐらいです。

Nei tempi antichi si pensava addirittura che toccando gli alberi sacri si scatenasse l'ira delle divinità.

In una delle opere poetiche più antiche, il (まん)(よう)(しゅう), Manyōshū, la Raccolta di diecimila foglie, sono riportate vicende in cui alcune persone avevano provocato l'ira degli dei con conseguenze funeste, al solo toccare gli alberi sacri presso i templi.

Violazioni e punizioni

Il vocabolo (つみ) sta ad indicare in senso religioso il peccato, ma viene utilizzato anche nel senso di crimine , reato ,infrazione , colpa .

Si usa poi il termine (ばつ) ad indicare la punizione divina e nell'odierna quotidianità può essere un' ammenda , una multa , una contravvenzione per un'infrazione: (ばっ)(きん).

Hayataku san suggerisce così altri gesti verso gli alberi sacri, come il congiungere le mani in segno di preghiera e gratitudine o tutt'al più, in questo caso viene concesso, l'imposizione delle mani verso l'albero a distanza.

()(しん)(ぼく)(かみ)(さま)(より)(しろ)でありその(じん)(じゃ)(しん)(いき)(まも)っているという(やく)(わり)があります。

Gli alberi sacri sono abitati dalle divinità e hanno la funzione di proteggere tutta l'area sacra del santuario.

5 Non calpestare quelle pietre

あの(いし)()むな。

Non calpestare quelle pietre.

Questa indicazione è per il (ない)(くう), cioè il Santuario interno.

fumanuishi
踏まぬ石, le pietre sacre all'interno del santuario Ise Jingu

Sono le ()まぬ(いし), letteralmente pietre da non calpestare, sono pietre rotte dalla forma particolare che si trovano lungo una scalinata che porta al santuario Aramatsuri no Miya, (あら)(まつりの)(みや) e si dice che calpestarle non porti bene. Si racconta di una persona che camminando sopra queste pietre si era fratturata un piede.

... si tratta comunque, Hatataku san lo dice, di una ()(つた)え, una (でん)(せつ) cioè una leggenda, una cosa tramandata o ancora una (うわさ)(ばなし) che oggi traduciamo con "gossip". Il consiglio per precauzione è quello di non calpestare le pietre!

Queste sono le 5 indicazioni importanti che la nostra guida ha individuato. Ve ne sono altre ancora come:

(たと)えば、(さん)(どう)のどちら(がわ)(ある)く?

Su che lato bisogna camminare lungo la strada che porta al santuario?

Questo viene chiesto, perchè per andare al Santuario Interno si cammina sulla destra, invece verso il Santuario Esterno sulla sinistra.

SandoIeJingu
参道, la strada, il cammino che conduce al santuario

Il sito ufficiale di Ise Jingu riporta che la ragione non è chiara e non è esposta nei testi antichi. Si pensa ad un atto di modestia dei fedeli che passavano attraverso la parte esterna dell'accesso al santuario. Altra ragione sta nel fatto che il santuario interno si trovava a destra e quello esterno a sinistra del sentiero, dove le persone si purificavano prima di visitare il santuario.

Nell'ultima parte del video Hayataku san riprende il discorso su cosa è meglio fare o evitare in generale nei posti sacri e cita un modo di dire tipico del pensiero shintoista.

(しん)(とう)()(かい)では(こと)()げせずという(こと)(だま)があります。

Nel mondo dello Shinto c'è un detto che invita a non pronunciare le parole.

Cosa vuol dire non menzionare, citare, pronunciare le parole? Lo Shinto giapponese valorizza lo spirito del (こと)()げせず e predilige la comunicazione non verbale nell'esprimere le proprie emozioni, i sentimenti. Il popolo giapponese in linea generale, ritiene che i metodi di comunicazione non verbale, come le espressioni facciali, il contatto visivo e i gesti, siano efficaci anche per costruire fiducia e relazione con la persona. E quando si decide di utilizzare le parole nella conversazione, è importante fare una selezione delle stesse, in virtù di uno dei concetti chiave dello Shinto: il kotodama 言霊.

  • 言 la parola, il Verbo, il proferire parola, il dire

  • 霊 è lo spirito, l'anima e indica anche gli spiriti come esseri trapassati

Lo spirito che alberga nella parola, la parola proferita che crea e manifesta la realtà e ha potere sulle cose e sulle persone cui è rivolta.

Cosa vuole comunicarci con Hayataku san con questa premessa? Se vediamo altre persone compiere gesti a nostro parere inadeguati, non spetta a noi farlo notare, ricordando sempre che:

(しん)(とう)(こと)()げせずが()(ほん)です。

Il fondamento dello Shinto è il non proferire parola.

Possiamo eventualmente dare delle indicazioni in maniera delicata ai nostri (どう)(こう)(しゃ), le persone che ci accompagnano nella visita, i nostri compagni di viaggio. Conta la volontà personale, il comportamento, l'atteggiamento fisico e mentale della persona in visita al santuario, a contatto con il divino. E a seconda di come si vive l'esperienza, la persona esce trasformata dopo la visita al santuario di Ise.

(わたし)()()(じん)(ぐう)()くことによって(じん)(せい)()(なが)れが(かわ)わっていくと(おも)っています。

Io credo che andare al Santuario di Ise cambi il flusso energetico nella nostra vita.

ilpoteredellaparola
言霊の力, il potere della parola

Ora potete comprendere anche il nome del canale di Hayataku san: 大和(やまと)のコトダマ, Yamato no Kotodama, il Kotodama di Yamato, antico regno e nome che designa il Giappone.

Ringraziamo Hayataku san per questo video a mio parere molto interessante e profondo. Offre riflessioni sulle varie motivazioni che portano le persone a visitare un luogo sacro, su come queste si muovono all'interno di esso e su come vivono e sperimentano il rapporto con il sacro. Il potere della parola e del suono, uno degli aspetti che più mi affascinano e su cui torneremo in un'altra condivisione.

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