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Ricevere in Giapponese - I verbi いただく e もらう

Author Anna Baffa Volpe for article 'Ricevere in Giapponese - I verbi いただく e もらう'

Anna Baffa Volpe

6 min di lettura

Analizziamo insieme oggi i verbi che rientrano nella categoria del dare e ricevere. In particolar modo in questo post il verbo ricevere nelle forme もらう morau e (いただ)itadaku.


I verbi che esprimono dare e ricevere

I verbi che traducono il dare e il ricevere vengono chiamati in giapponese やりもらい oppure (じゅ)(じゅ)

  • やりもらう yari (da yaru dare) e morau (ricevere)
  • (じゅ)(じゅ) juju è un sostantivo che significa il dare e il ricevere, il trasferire

I 2 verbi che andiamo a sviluppare sono:

  • もらう morau, ricevere
  • (いただ)itadaku, ricevere

Prima di addentrarci in un discorso puramente grammaticale e strutturale, occorre richiamare come abbiamo fatto anche in altri post alcuni elementi della cultura giapponese. Aspetti che caratterizzano le relazioni interpersonali giapponesi.

(じょう)()(かん)(けい) le relazioni verticali, la gerarchia

  • 上 indica il sopra, la parte superiore
  • 下 esprime il sotto, la parte inferiore
  • (かん)(けい) kankei, il rapporto, la relazione

Uchi e Soto

Questi due termini sono fondamentali per comprendere le relazioni delle persone all'interno del gruppo e soprattutto per decidere quale registro linguistico utilizzare.

  • uchi, significa dentro, interno e casa e riguarda la mia sfera personale, la famiglia, gli amici e i colleghi, le persone con cui ho confidenza, le persone vicine a me.
  • soto indica il fuori. Rappresenta tutte le persone al di fuori di uchi: conoscenti, estranei, persone con cui non si ha una relazione intima di fiducia e con cui è opportuno mantenere una certa distanza.

Verbo ricevere espresso da (いただ)

Quando andiamo a cercare (いただ)く sul dizionario troviamo il sinonimo もらう in quanto ambedue esprimono il verbo ricevere.

Itadaku è una forma che rientra nel linguaggio keigo, 敬語, il linguaggio onorifico e viene utilizzata verso le persone che si trovano in una posizione sociale superiore rispetto alla nostra.

Itadaku appartiene al linguaggio keigo chiamato (けん)(じょう)() o linguaggio umile

Se vogliamo riportare una breve spiegazione in giapponese di itadaku, possiamo dire: ()(にん)(なに)かをやってもらう(とき)(けん)(じょう)(けい), la forma modesta quando chiediamo a qualcuno di fare qualcosa

Le persone da cui riceviamo un bene o un servizio, possono essere i nostri insegnanti, i nostri titolari, le persone che non conosciamo e verso cui riteniamo opportuno utilizzare espressioni onorifiche.

()(うえ)(かた) me ue no kata oppure ()(うえ)(ひと) me ue no hito rappresentano i superiori

  • Lo stesso termine 方 kata nel significato di persona, denota rispetto a 人 hito, cortesia e deferenza.

この(かた)(まつ)(もと)さんです。

Questa persona è il Signor Matsumoto.

Esempi con itadaku

(しゃ)(ちょう)からボーナスを(いただ)いた。

Ho ricevuto un bonus dal Presidente.

(けっ)(こん)(しき)()()(もの)(いただ)いた。

Ho ricevuto la bomboniera al matrimonio.

  • In questa frase non viene espresso apertamente il soggetto, ma trattandosi di un ricevimento di nozze, capiamo che ci troviamo in una situazione importante e formale e preferiamo usare quindi i verbi che rientrano nel linguaggio onorifico.

Itadaku nei convenevoli

Una delle prime espressioni che apprendiamo soprattutto nella vita quotidiana in Giappone è:

(いただ)きます!

Buon appetito.

  • Ora siamo anche in grado di capire che la traduzione va oltre il "buon appetito".

Con itadakimasu, esprimo la gratitudine verso il Creato che ci nutre con i frutti della Terra e la riconoscenza verso la persona che cucina il cibo per noi.

Espressioni formali nelle comunicazioni scritte

Vi è tutta una serie di espressioni molto utili per chi deve comunicare in maniera formale e onorifica attraverso uno scritto e che utilizza

  • un sostantivo preceduto dal prefisso onorifico oppure
  • (いただ)きますよう oppure
  • (いただ)けますよう e che a seconda della situazione traduciamo:
  • La raccomandiamo di...,
  • Vi raccomandiamo affinchè...
  • Le / Vi saremmo molto grati se.....
  • Confidiamo in... Sono frasi di chiusura delle ビジネスメール, bijinesu mēru, le e-mail aziendali

(けん)(とう)いただきますよう、お(ねが)(もう)()げます。

Le saremmo grati di considerare la questione.

  • (けん)(とう) è un sostantivo che significa considerazione, analisi, valutazione
  • viene preceduto come per i sostantivi che seguono dal prefisso onorifico ご, ad indicare: la Sua considerazione, la Vostra valutazione
  • (けん)(とう)する si usa per chiedere di vagliare, di considerare una proposta (ねが)(もう)()げます è la forma onorifica della comune espressione お(ねが)いします
  • (ねが)いします: faccio o-negai, cioè
  • chiedo un favore, un piacere, una cortesia

(しょう)(だく)いただけますよう、お(ねが)(もう)()げます。

Confidiamo nella Sua approvazione.

  • (しょう)(だく) è il consenso, l'assenso, l'approvazione

(しょう)(にん)いただけますよう、お(ねが)(もう)()げます。

Le saremo grati per la Sua approvazione.

  • (しょう)(にん) ha il significato di riconoscimento, nullaosta, consenso, approvazione

(りょう)(しょう)いただきますよう、お(ねが)(もう)()げます。

Le siamo grati per Sua comprensione.

  • (りょう)(しょう) indica l'ammissione di qualcosa, il riconoscimento, la comprensione verso una data situazione
  • Altro esempio con(りょう)(しょう)

(りょう)(しょう)をいただければ(さいわ)いです。(なに)(とぞ)(よろ)しくお(ねが)(もう)()げます。

Vi siamo grati per la comprensione e ringraziamo per la cortese attenzione.

()(はか)らい(いただ)きますよう、お(ねが)(もう)()げます。

Vi ringraziamo per la Vostra premura.

  • ()(はか)らい è il sostantivo che viene tradotto con cura, arrangiamento e deriva
  • dal verbo ()(はか)らう, organizzare, disporre di..., fare in modo di Si esprimono la premura e la considerazione dimostrate dal nostro interlocutore ed è una frase che si usa per ringraziare, per rendere omaggio a ciò che l'altra persona ha fatto per noi. La traduzione di queste varie espressioni viene modificata nella propria lingua madre ovviamente a seconda del contesto e del contenuto della comunicazione.

Forma in ていただく

Riporto ora vari esempi sull'utilizzo di 頂く nella sua forma in te.

  • in questo caso riceviamo gli effetti di un'azione, quello che scaturisce da un'azione compiuta dall'altra persona e da cui riceviamo beneficio.

ガイドさんにお(しろ)(あん)(ない)をして(いただ)きました。

Una guida ci ha accompagnato nella visita del castello.

Verbo ricevere espresso da もらう

Passiamo ora al secondo verbo che traduce ricevere in giapponese: もらう morau. Utilizzo questa forma quando:

  • io o un membro del mio gruppo uchi, riceve ⇦ da una persona della cerchia soto
  • un membro di uchi ⇦ riceve da un membro uchi
  • un membro di soto ⇦ riceve da un membro di soto

(わたし)(とも)(だち)(たん)(じょう)()プレゼントをもらいました。

Ho ricevuto da un amico un regalo per il mio compleanno.

クリスマスにもらったバッグは、とても()(てき)です。

La borsa che ho ricevuto per Natale è davvero bella.

Morau e Itadaku richiedono la particella に o から?

Ambedue le particelle vengono utilizzate per esprimere la provenienza, la fonte da cui ricevo.

  • Se ricevo da un ente o un' organizzazione e non da una persona fisica, allora utilizzo la particella から al posto di に.

(かい)(しゃ)からサッカーのチケットをもらいました。

Ho ricevuto dall'azienda dei biglietti per le partite di calcio.

(せん)(せい)()していただいた(ほん)

Il libro prestato dal docente

  • oppure

(せん)(せい)から()していただいた(ほん)

Il libro prestato dal docente

  • nel primo caso utilizzando evidenzio quello che in giapponese si chiama 出どころ dedokoro, la fonte, l'origine e questo caso è circoscritto solo alla persona da cui ricevo
  • il secondo caso con から si esprime il punto di partenza, 起点 kiten dell'azione e l'utilizzo viene esteso a persone, tempi e luoghi

(ぼく)はいつも(はは)から()(づか)いをもらう。

Ricevo sempre la paghetta da mia mamma.

Forma in てもらう

Anche per il verbo もらう troviamo largo uso della forma in te.

  • Ricordiamo come anticipato che utilizzo morau e temorau quando le azioni riguardano i membri di uno stesso gruppo:
  • membro uchi verso membro uchi
  • membro soto verso membro soto

Riporto il titolo di un post giapponese pubblicato in rete:

Frase
Titolo del post
  • (きん)(じょ) kinjo è un sostantivo che indica la vicinanza, la prossimità
  • ご近所さん go kinjo san con prefisso o e suffisso san, rappresenta così i vicini, le persone del vicinato
  • (たす)けてもらった la forma in te di tasukeru essere di aiuto, di ausilio e unita a morau significa quindi ricevere l'aiuto da parte dei vicini

Nel post pubblicato si chiede: ti è mai capitato di ricevere aiuto da parte dei vicini? e si condividono le varie esperienze.

(とも)(だち)にバイクを(しゅう)()してもらった。

Un amico mi ha riparato la moto.

  • Traduzione: come vedete la traduzione è ribaltata rispetto all'originale. L'elemento che indica la provenienza, l'origine dell'azione diventa il soggetto.

Seguendo puntualmente il testo:

  • Io mi sono fatto riparare la bicicletta da un amico;
  • Io ho ricevuto la cortesia da parte di un amico di...

(とう)さんに(えき)まで(むか)えに()てもらった。

Mio papà è venuto a prendermi alla stazione.


Ecco altri spunti per approfondire queste forme verbali indispensabili in vari momenti della vita quotidiana; nel contesto familiare, amicale e anche professionale.

それではまた!

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